Naturalezza e spontaneità

Naturalezza e spontaneità

Essere fedeli a se stessi, senza sforzarsi di apparire diversi o migliori, semplifica la vita e
aumenta la probabilità di venire apprezzati anche dagli altri. Ci sono persone che vivono
ogni istante preoccupate di piacere, rimediare ai propri errori o offrire al mondo
un’immagine perfetta di sé. Spesso non sono naturali, spontanee e vere. Altri che
accompagnano i propri comportamenti e quelli altrui con continui giudizi relativi a quello
che sarebbe corretto o più opportuno o conveniente dire e fare, senza concedersi mai il
“lusso” di agire con naturalezza, spontaneamente, facendo ciò che sentono, o limitandosi
a prendere atto delle posizioni altrui.


Si tratta di individui che passano la vita a giudicare tutto e tutti, a cominciare da se stessi.
Invece che vivere, analizzano, decretano, subiscono.  “Dovevo fare questo o quello”; “mi
sarei aspettato che lui o lei si comportasse diversamente”. In questo modo, oltre a non
rilassarsi mai, si ritrovano a sprecare un’eccessiva dose di energia senza ottenere di
contro alcun beneficio. I modi artificiosi, infatti, difficilmente vengono apprezzati e, anche
se ben mascherati, lasciano trasparire un alone di falsità che, alla lunga, induce gli altri a
tenere le distanze. Al contrario, chi vive con naturalezza e spontaneità, ispira
istintivamente fiducia e simpatia, facilita i rapporti e mette le persone immediatamente a
proprio agio.

Spesso i modi artificiosi sono dettati da paure e insicurezze che inducono a ponderare
qualsiasi azione con il filtro della ragione. In questo modo, però, invece che piacere – come
si vorrebbe – non si fa altro che rendere evidente la propria timidezza. All’opposto, chi
agisce con naturalezza senza preoccuparsi del giudizio altrui suscita nei più stupore e
attrazione perché sono vere. Basti pensare all’innata simpatia che provoca un bambino
quando chiede con naturalezza qualcosa senza temere il giudizio di chi l’ascolta o
manifesta all’esterno entusiasmo e delusione.

Difficilmente è possibile preservare la semplicità infantile una volta adulti, eppure i pochi
che riescono a farlo attirano gli sguardi come fossero magneti. Il fascino che questi
individui sono in grado di suscitare è dato principalmente dalla loro naturalezza e
spontaneità, dalla capacità di godere del momento, piuttosto che analizzarlo sotto la lente
della ragione; sono capaci di esprime stati d’animo e emozioni senza timore di esibire
anche le proprie debolezze e, immancabilmente, chi li incontra ne resta incantato.  

Per vivere con naturalezza per essere veri non dobbiamo fare altro che restituire dignità
alla nostra natura, assecondarla come fanno i bambini. Non si tratta di imparare ma di
recuperare qualcosa e di valorizzarla; l’abbiamo già fatto nell’infanzia. Chi ha figli o nipoti,
per esempio, conosce benissimo la loro naturalezza. I più piccoli non pensano troppo a
cosa dire o a come fare, dicono e fanno semplicemente, seguendo l’istinto senza troppe
preclusioni. Liberi da timori, tanto da poter incanalare le proprie energie unicamente dove
desiderano, evitando gli sprechi di spiegazioni e giustificazioni.

Se ci concediamo la possibilità di essere spontanei allora gli orizzonti ci appariranno più
estesi, luminosi, e riusciremo a fluire in modo armonioso attraverso il fiume della vita.
Osservate la natura stessa, tutto è spontaneo, tutto è semplice: un filo d’erba che nasce,
le stagioni che si alternano, gli eventi naturali che si susseguono, l’eruzione dei vulcani, la
nascita di nuove isole e così via. Tutti questi eventi grandiosi si formano in maniera
semplice, perché le forze della natura esprimono in maniera spontanea la vitalità che
contengono.

E allora concediamoci questa spontaneità naturale ovvero diamoci la possibilità di
esprimere la vitalità che conteniamo, per accorgerci nell’immediato come quella forza e
quella bellezza che esiste nella natura, esiste anche dentro di noi.
Certo, vivere in maniera semplice e spontanea è una bella sfida, abituati ed immersi come
siamo nei meccanismi e negli automatismi odierni, dove l’intuizione è sopraffatta dai
modelli in voga. Viviamo in un’epoca in cui vanno di moda le super modelle siliconate, gli
uomini palestrati e lampadati, dove i telegiornali sono catastrofici e per strada le persone
sono immerse nella loro cupezza e freddezza. Un’epoca di crisi in cui tutto è complicato, e
gli esperti preannunciano l’arrivo di ogni male possibile. Alt, fermiamoci! 

Viviamo in maniera semplice, lasciamo perdere tutta questa spazzatura e impariamo a
rivelare i nostri sentimenti, le nostre emozioni, in maniera spontanea, senza farci
condizionare dalla melma esterna di cui siamo circondati. Ascoltiamo il nostro
cuore, apriamoci a vie superiori, seguiamo strade luminose, apriamoci verso i maestri di
saggezza e sentiamo come questo mondo sia prezioso e già presente dentro di noi. Le vie
superiori sono quelle che raffinano il nostro pensiero, quelle che ci riempiono il cuore di
amore, gioia e beatitudine. Ci sono maestri di saggezza che possiamo incontrare anche 
indirettamente, attraverso i libri e le biblioteche, abbiamo internet che con un clic ci fa
apparire sul monitor tutta la conoscenza disponibile.

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