I REGALI VERI DI NATALE

I REGALI VERI DI NATALE

Mi ha incuriosito e ho letto con attenzione su un quotidiano l’articolo: “Natale è santo perché consumista”, con l’invito a consumare, almeno a  Natale, il più possibile. È

ormai così, si cerca allora, in tutti i modi di “santificare” il Natale dando un senso ai pacchetti che girano, ai regali, ai cesti e altro. Io propongo invece alcuni regali, forse più impegnativi, ma utili per migliorare la vita.

Il regalo della solidarietà. Fermiamoci davanti al presepe dei disperati, degli emarginati e offriamo loro: un letto, un piatto, un sorriso. I poveri sono sempre con noi, anche se siamo diventati ciechi e sordi davanti alla loro presenza. C’infastidiscono persino gli stracci che avvolgono un corpo affamato e puzzolente, ci disturbano i lamenti di questi emarginati che penetrano nei nostri salotti profumati e rallegrati dai banchetti luculliani. Sta proprio qui lo scandalo di sempre: infischiarsene dei derelitti da parte di una società che gozzoviglia e ostenta uno spreco incalcolabile. Cristo ci ricorda, che è lui stesso quell’uomo affamato, senza tetto, disperato.

Il regalo della speranza.  Riserviamo agli amici un sorriso, un messaggio d’ottimismo, una ricarica di speranza, una trasfusione di coraggio. Gandhi soleva dire a chi lo avvicinava: “Prendi un sorriso e regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole e lancialo là dove regna la notte. Scopri una sorgente e immergi in essa chi vive nel fango. Prendi il coraggio e infondilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita e raccontala a chi non sa capirla”. Che bello!  

Il regalo della riflessione. I momenti per riflettere sul mistero e valore della nostra vita sono ormai pochi.  Dipendiamo troppo dalle realtà esterne: lavoro, divertimento, avere e altro. Viviamo solo d’esteriorità, d’immagine, di successo. Ci siamo così abituati alle dipendenze da cadere nel panico quando non ci sono. Rischiamo quindi d’avere tutto e d’essere niente, mentre avvertiamo un vuoto interiore incolmabile che solo Dio riempie. 

Il regalo di un oggetto. Ancheun oggetto, un qualcosa che trasmette un messaggio, è un simbolo d’amore. Sono molti i doni che la società dei consumi mette a disposizione. I migliori regali però sono quelli che richiamano sempre alla memoria il donatore: un quadro, un libro, una lettera, una catenella, un anello, un bracciale, un orologio. Questi i regali diventano ricordi, sentimenti e richiamano alla mente le persone che ci vogliono o ci hanno voluto bene. Sono simboli densi di significato che come ponti congiungono il passato al presente e ci danno la possibilità di rinnovare il nostro grazie, con un ricordo o una preghiera.

Comunità Promozione Umana


don Chino Pezzoli

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