SIAMO TUTTI FRAGILI

SIAMO TUTTI FRAGILI

Pensaci Su…
2016-09-07 14:41:17

Abbiamo in comune un limite: la fragilità neuro-psichica. Una fragilità che

Abbiamo
in comune un limite: la fragilità neuro-psichica. Una fragilità che ormai ha
raggiunto una fascia numerosa di persone. 
Le conseguenze sono riscontrabili in
patologie depressive, ansiogene, in disturbi di personalità. Questo malessere
psichico sta alla base delle dipendenze: alcol, droga, psicofarmaci.  Le cause di questo cedimento neuro-psichico
si devono cercare nella mancata maturità complessiva della persona a livello
fisico, intellettivo, 
volitivo, volitivo, etico e spirituale.  Ecco alcuni livelli di recupero delle risorse
interiori.

Livello
fisico.
Il corpo va difeso da tutto
ciò che li danneggia: stress, ansia, tensioni, scompensi nutritivi, affetti
negativi, droga, disordine. Il corpo va nutrito adeguatamente, ricevere il
giusto riposo e un movimento giornaliero per rafforzare il Sistema Nervoso
Centrale. Di qui il valore dello sport, del lavoro manuale, delle camminate
impegnative. E’ di grande utilità l’esercizio percettivo: guardare, udire,
toccare, annusare, gustare.

Livello intellettivo. Il corpo e la mente devono trovare sviluppo, evoluzione attraverso
gli interessi, le conoscenze, l’arte, lo spettacolo. Dobbiamo Attendiamo sempre
promuovere la intellettiva e psichica attraverso la riflessione, l’elaborazione
dei vissuti che assicurano nella mente la coscienza e il sapere. Si riflette
purtroppo poco e male, determinando uno stato abitudinario che fa pensare e
scegliere sempre lo stesso agire.

Livello
volitivo – affettivo
. Il voler bene a
qualcuno vale, come vale la consapevolezza che qualcuno ci vuole bene. Così
pure ha valore la fiducia in se stessi e negli altri, l’ottimismo nelle
relazioni familiari, amicali e sociali, l’entusiasmo nell’affrontare l’attività
lavorativa, la speranza nei momenti difficili, l’attenzione alla sofferenza,
alla collaborazione che promuove una società umana e adulta
.

Livello etico.  La coscienza o
capacità di valutare il male e di scegliere il bene personale è indispensabile.
Le istituzioni sono chiamate a proporre i valori come la giustizia, la verità,
il perdono, l’armonia nei rapporti umani. E rifiutare i limiti dell’odio,
dell’ingiustizia e della superficialità che portano all’egoismo sociale
personale.

Livello
esemplare
. E’ importante essere se
stessi, avere una vita personalizzata che fa alcune scelte valide e le porta
avanti. Spesso la forza di alcune mode ci fanno essere discontinui, vulnerabili
ai miti, alle mode. E’ in atto la sindrome del burattino manovrato dai condizionamenti
esterni.  Francesco Alberoni suggerisce
di “strappare dalla nostra anima questo male del vivere”. Cioè
l’insoddisfazione di una vita già fatta, confezionata, disordinata, male.

Livello
spirituale.
Costa fatica credere. Il
materialismo filosofico ha cercato di sopprimere il “senso religioso” e ha
lasciato vuoti interiori e domande fondamentali senza risposte, nonché
insicurezze incolmabili. Gli stessi psicologi, psichiatri s’interrogano sulle
conseguenze di questo nichilismo culturale che spesso mette in pericolo il
perché del vivere e spesso porta a regressioni e a gesti autolesivi.

Concludo
ricordando quanto dice Il giornalista G. Zois: “Noi abbiamo la natura dei
girasoli, chiamati alla luce, alla vita, alla speranza rinnovata di nuovi giorni
e di nuovo calore”. L’esigenza religiosa rimossa, riaffiora con inaspettata
vitalità. Si fa sentire come un appello verso l’assoluto in grado di appagare
le molte attese insoddisfatte.

 

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