Ritorno dell’eroina, la “dea buona”

Ritorno dell’eroina, la “dea buona”

Pensaci Su…
2015-06-15 09:38:55

L’eroina è una droga buona? E’ una domanda che mi pongo e mi sento fare dagli altri. Non lo so, non l’ho mai usata. Ho invece dei racconti, delle storie, delle nozioni che vorrei condividere per parlare in modo onesto e crudo di questa sostanza.
L’eroina è una
droga  buona?  E’ una domanda che mi pongo e mi sento fare
dagli altri. Non lo so, non l’ho mai usata. 
Ho invece dei racconti, delle storie, delle nozioni che vorrei
condividere per parlare in modo onesto e crudo di questa sostanza.  Mi sono fatto un’idea che questa droga è
ritornata perché “ è buona”. Piace, trasmette sensazioni positive, per questo
si cerca, si usa e si sottovalutano i danni fisici e psichici. Si sa che la
nostra mente è vincolata, dipendente dal piacere. 

L’eroina dà un piacere totalizzante, irrinunciabile.
Alla domanda  ai quindicenni, sedicenni :
perché usi  ero? La risposta è immediata:
“Perché mi piace!”.  Le persone che si
drogano  non sono stupidi anche se  fanno una cosa stupida.  Afferma Andrea di sedici anni:  “L’ eroina è una “dea” buona, mi fa star
bene, risponde in modo sincero e immediato ai miei bisogni, risolve i miei
problemi, mi dà quello che gli altri non sono stati capaci di darmi”. 
Stefano diciannove 
anni che fuma eroina da due d’anni sa tutto su tutto su questa droga:
gli effetti, i danni. Gli chiedo, mentre mi guarda con sospetto: la tua salute,
il tuo futuro quanto ti preme?  Mi
risponde:  “La mia mente preferisce
fissarsi sul presente,  solo dopo può
impegnarsi a immaginare il futuro. L’eroina  mi appaga il presente, mi offre risposte di
benessere, di momentanea realizzazione. Ciò che avverrà coinvolge il futuro e
non merita da parte della mente la stessa attenzione”. 
La “dea buona” e
la “dea cattiva” accompagnano sempre il tossicodipendente. Prevale la prima o
la seconda? All’inizio dell’incontro con la droga certamente la prima, ma poi
deve cedere il posto alla seconda, ma 
alla persona ormai dipendente, non m’importa. 
Questi
ragazzi considerano  il consumo d’eroina un’esperienza
come tutte le altre. Vanno alla ricerca di sensazioni forti, piacevoli. Se
qualcuno dice  loro che stanno rischiando,  non lo ascolto. Si sentono  onnipotenti da considerare le affermazioni
del  medico dello psichiatra o psicologo,
allarmismi inutili.  Ai nostri Centri
d’Ascolto si presentano questi giovanissimi sballati di cocaina e di eroina con
un atteggiamento sfidante, oppositivo. In casa maltrattano i loro genitori per
avere i soldi o rubano oro, oggetti preziosi per barattarli con lo spacciatore. 
Che fare allora? 
Prima di tutto far sapere alla gente che c’è questo ritorno
della eroina, poi capirne le cause. Una causa da non sottovalutare è l’uso di
sostanze eccitanti come la cocaina, la ketamina, alcol. La mente sotto
l’effetto di queste droghe ha bisogno di sostanze analgesiche. L’eroina e
l’abuso di benzodiazepine tranquillizzano, mettono a condizione di riposo la
mente. Un’altra causa è la tolleranza e la superficialità  ormai diffuse che lasciano intendere ai
giovani che drogarsi è una scelta e che le droghe non sono tutte uguali. Certo
che non sono tutte uguali, ma tutte contribuiscono a formare nella psiche lo
stato compulsivo, la dipendenza. 
Aggiungo un richiamo ai genitori e agli
educatori. Più volte noi che viviamo da più di trent’anni con i dipendenti da
sostanze stupefacenti, alcoliche e psicotrope abbiamo detto e ripetuto che
l’eroina,  la “dea buona” sarebbe
ritornata a sostituire la polvere bianca (cocaina) e che non bastava reprimere
il fenomeno, ma prevenirlo con un impegno educativo delle nuove generazioni.
Educare alla maturità è prevenire. Non basta dirlo, occorre farlo!.

                                                    

 

https://your-app.it/promozioneumana/wp-content/uploads/2019/07/

No Comments

Post A Comment