Le persone buone ci sono

Le persone buone ci sono

Pensaci Su…
2015-04-03 11:13:13

Siamo in molti a chiederci se il bene avanza o arretra nella nostra società. Se ci soffermiamo su alcuni fatti di cronaca, il bene sembra un valore in via d’estinzione
Siamo in molti a chiederci se
il bene avanza o arretra nella nostra società. Se ci soffermiamo su alcuni
fatti di cronaca, il bene sembra un valore in via d’estinzione. Dai
telegiornali e giornali  ci viene buttata
addosso una lista di atrocità che ci fanno pensare che l’uomo “produca”  solo il male, la violenza. Per scoprire il
bene non affidiamoci ai sondaggi demoscopici e nemmeno al pensiero di qualche
strizzacervelli in auge. Consultiamo le persone comuni, con un volto solare o
con qualche cruccio nel cuore.

  

Le persone che vivono vicino
noi e conducono una vita facile o difficile, con quel tocco di serenità e di
forza interiore che attira, piacciono. Queste persone comuni offrono uno stile
di vita  semplice, lineare, buono. Il segreto?
Hanno ancora conservato in sé una coscienza attiva che sa vagliare, valutare le
scelte e azioni. Questi
individui, senza posizioni sociali eccellenti o conti in banca cospicui, s’accontentano
di esserci, di condurre una vita sobria, certi che anche “gli uccelli dell’aria
non seminano e non raccolgono, eppure Qualcuno pensa a loro”. S’accontentano di
quello che hanno e s’affidano a quella 
speranza che dà senso al presente e al futuro. Ingenui? Macché, sono
persone che hanno sempre presente il senso di questi giorni, la loro fine. Sono
persone che sanno verificarsi ogni giorno sul bene fatto e sono contente di
chiudere ogni giornata in attivo.

  

Costoro vivono lontani dai
riflettori, sono liberi dall’immagine e da qualsiasi potere politico,
economico. Sono diversi tra di loro, sia per indole sia per esperienze di vita,
anche se portano in sé qualcosa di comune.  Ricchi o poveri, bianchi o neri, sposati o
scapoli, credenti o non, giovani o vecchi, ognuno di questi s’incammina verso
un azione, una scelta con il  setaccio
della coscienza. Quanto bene in queste persone semplici come le colombe, ma non
sprovviste dell’astuzia del serpente! Il bene quindi c’è, un bene spesso
nascosto che s’attiene al suggerimento evangelico di “non suonare la tromba.

  

Anche i trombettieri del bene
ci sono, eccome! Il bene non è un prodotto da reclamizzare, ha come esigenza la
segretezza, la discrezione. Vivere accanto a queste persone amanti del bene, è
ricevere, ogni giorno, ricchezza interiore, motivazioni nuove. È possibile
questa partecipazione in chi dà alla sua vita valore, fiducia e sa accogliere i
momenti belli e brutti, guardando sempre oltre il limite della sofferenza e
delle tragedie. Il bene è un  risultato
individuale e non un’eventualità del destino. Tutti possiamo essere costruttori
di una società più matura, più valida, se lo vogliamo. Eppure, non è così.

  

Per favore, pubblicizziamo il
bene che fa bene per strappare dalla mente di molti quella patina di pessimismo
che ferma gli slanci, le attese. È dannoso all’equilibrio caricare la nostra
mente  di violenze, rivalità e
cattiverie.  Ogni attimo, pur fuggente,
va vissuto, apprezzato per assicurare alla mente novità, cambiamento, il bene
che c’è.  Il bene è libertà, maturità,
innamoramento di sé e degli altri, della storia. Le persone veramente buone sanno
accogliere la vita con le sue ombre e luci. Conoscono le note della sofferenza
e quelle della gioia da inserire nello spartito della melodia della vita. Qualcuno
ha detto che non serve il “secchiello” del bene per svuotare il mare del male. Basterebbe,
da parte dei media “far conoscere anche questo “secchiello”.

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