Le corna un limite o un vanto?

Le corna un limite o un vanto?

Pensaci Su…
2015-02-21 21:39:40

Ho ricevuto una lettera che riporto nelle parti essenziali: “ Sono un uomo di 32 anni, sposato da sei, mia moglie mi tradisce con un suo collega di lavoro e continua a sostenere il contrario.
Ho ricevuto una
lettera che riporto nelle parti essenziali: “ Sono un uomo di 32 anni,
sposato da sei, mia moglie mi tradisce con un suo collega di lavoro e continua
a sostenere il contrario. I miei amici vogliono convincermi che ormai le corna
sono protuberanze da portare appresso, senza eccessive ribellioni e tediosi
lamenti. Mi suggeriscono inoltre di mettermi in un atteggiamento d’astuta
concorrenza. Non sono d’accordo, per me la lealtà e la fedeltà sono indice di
maturità e di rispetto reciproco
”.

  

Queste affermazioni non richiedono commenti, fanno parte
della morale umana e del buon senso che purtroppo, in questi tempi, subisce
riduzioni indebite e saccenti banalizzazioni.. Qualcuno ha detto scherzosamente
che l’unico bipolarismo che sta avendo successo nel nostro Paese è, infatti,
quello che si rappresenta con l’indice e con il mignolo tesi.

 

 

Fateci caso: non
c’è rubrica di lettere sui settimanali prestigiosi che non ruoti morbosamente
attorno ad un paio di corna; non c’è 
racconto che non fondi la sua trama sui tradimenti clandestini; non c’è
quiz, giochi di società, reportage fotografico che sottovaluti e ometta le
avventure erotiche dei big.

  

Persino i ricercatori scientifici hanno il loro momento di
gloria quando dimostrano che l’adulterio non si deve considerare una colpa, ma
una necessità psicologica, una pulsione genetica. Una pulsione che, a mio
parere, dovrebbe essere spiegata, avendo presenti anche le vittime del
tradimento. 

  

In questo carosello
purtroppo di tradimenti, non va esclusa la pubblicità, ove la seduzione, le
tresche sessuali tra coniugi diventano messaggi da diffondere con vanto e con
una risata comune, come se si volesse regalare l’imprimatur a tanta stoltezza.

  

E’ questo un modo forse
per confessare le proprie colpe e sentirsi assolti in questi confessionali,
dove i vizi diventano virtù e i tradimenti motivo di vanto.

  

Ho
sottomano un’altra lettera che un marito scrive alla sua compagna: “Ti sarai
accorta che il nostro rapporto è in crisi. Posso assumermi tutte le colpe che
del resto tu mi elenchi in ogni nostra discussione. Un fatto è certo: sono
orgoglioso di me stesso che dopo 13 anni di matrimonio mi sono costruito una
nuova storia affettiva con una ragazza di 22 anni, quindici anni meno di me.
Quando hai scoperto questa mia avventura l’hai definita una bravata
adolescenziale. Non me ne importa, io sto bene con lei. Non è mia intenzione
lasciare la mia famiglia, ma nemmeno interrompere una relazione per me
importante
”.

  

Quel “sono orgoglioso”
rasenta indifferenza e una traccia di sadismo.  Purtroppo si tratta di una mentalità diffusa,
ritenuta normale. Legittimare l’infedeltà e definirla emancipazione e
progresso, si rischia di confondere l’onestà e la lealtà con il proprio
tornaconto e egoismo.

  

Attenti che in questo
modo, si diffonde il principio che le corna sono la normalità (tutti fanno
così), mentre la fedeltà è un precetto da ridicolizzare e depennare per sempre.    

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