L’accanimento giudiziario sull’imputato

L’accanimento giudiziario sull’imputato

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2015-10-02 08:53:40

Persiste, in alcuni casi, l’accanimento giudiziario sull’imputato per ottenere confessioni coatte, costrizioni a dire ciò che non ha commesso. Feci alcune domande a un avvocato famoso che non vuole esporsi per avere alcune risposte in merito.
Persiste, in alcuni casi, l’accanimento
giudiziario sull’imputato per ottenere confessioni coatte, costrizioni a dire
ciò che non ha commesso. Feci alcune domande a un avvocato famoso che non vuole
esporsi  per avere alcune risposte in
merito.  

L’accanimento
giudiziario sembra essere in questi casi una tecnica per avere, a tutti i costi
un colpevole. 
Che ne pensa? 
“Sono davvero preoccupato perché  alcune 
indagini preliminari e requisitorie del pubblico ministero durante i
processi sono generati da una metodologia persecutoria.  ll punto più triste dell’analisi è che la tortura psicologica parte dagli  inquisitori moderni cui è permesso tutto
poiché sin dal principio partano dal principio che il sospettato sia certamente
colpevole oltre ogni ragionevole dubbio. Questa presunzione  mette il  sospettato nella condizione del condannato molto
prima che tre gradi di giudizio abbiano avuto luogo”.

 

In questi casi Il reo deve
accusarsi da solo e se non lo fa volontariamente, qualsiasi mezzo è lecito? 
“L’accanimento
psichico sull’imputato nell’interrogatorio è presente purtroppo e sono in pochi
gli opinionisti contestarlo.  La
colpevolezza del sospettato viene dedotta da qualsiasi cosa dica o non dica, a
prescindere dal fatto che egli s’impegni, ad esempio, a tentare di ricostruire
una giornata di quattro, cinque anni prima o che dica semplicemente di non
ricordare.  Se l’imputato non ricorda
esattamente dove si trovava in quel giorno e ora i dubbi della colpevolezza
aumentano e l’interrogatorio può avere la durata anche di tante ore fino allo
sfinimento dell’imputato”. 
Cosa ne persa della
carcerazione preventiva per indizi di colpevolezza che poi in fase di dibattimento
processuale la difesa smonta? 
La carcerazione
preventiva è frequentemente usata 
motivandola con il rischio che il presunto colpevole possa fuggire o
reiterare il reato. Si tratta invece di metterlo in condizione di costringerlo
a parlare, di fargli ammettere il reato con promesse di riduzioni della pena ed
altro. Gli si suggerisce il “Rito Abbreviato” o patteggiamento. In alcuni casi
l’ipotesi  della innocenza non è presa in
considerazione e la scarcerazione neanche”. 
 Un  indagato ha diritto al rispetto della propria
persona.  Questo di per sé è un fatto che
ha il suo peso e la sua valenza? 
 “Un uomo non può chiamarsi reo prima
della sentenza del giudice. La stessa indagine 
investigativa e l’interrogatorio del presunto colpevole vanno
condotti  lealmente facendo emergere i
fatti, le prove e non le ipotesi di reato spesso fomentate dal giudice
inquirente e avvalorate da alcune trasmissioni televisive che evidenziano il
parere del criminologo, dello psichiatra, del giornalista. E’ sempre utile, in
ogni indagine giudiziaria, conservare un atteggiamento mentale dubbioso sulla
colpevolezza  o innocenza della persona
indagata”.

 

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