I tifosi della birra e droga a Roma in Piazza di Spagna

I tifosi della birra e droga a Roma in Piazza di Spagna

L’opinione di Don Chino
2015-02-21 21:32:33

Non ho peli sulla lingua ad affermare che abbiamo a che fare con persone sballate dall’alcol e droghe. Dopo averli arrestati (non so quanti) spero che li abbiano sottoposti al test tossicologico, il minimo che si poteva fare
Non ho peli sulla lingua ad
affermare che abbiamo a che fare con persone sballate dall’alcol e droghe. Dopo
averli arrestati (non so quanti) spero che li abbiano sottoposti al test
tossicologico, il minimo che si poteva fare. I tifosi olandesi hanno
danneggiato la fontana della Barcaccia, a piazza di Spagna, impaurito la gente,
messo a rischio l’incolumità delle Forze dell’Ordine. E se non bastasse, molti
di questi sballati hanno presenziato all’incontro calcistico all’Olimpico. 

 “Chi è
responsabile della sicurezza a Roma? Se arrivasse l’Isis al posto di quattro
bifolchi alcolizzati quanto durerebbe Roma?”, scrive Beppe Grillo sul blog commentando i danni del manipolo di
hooligans olandesi che hanno messo Roma a ferro e fuoco, prima della partita
Roma-Feyenoord.  Il fattaccio non diventi
però la famosa patata bollente che il Questore butta al Prefetto e quest’ultimo
al Ministro dell’Interno mentre Il capo della Polizia Alessandro Pansa elogia i
poliziotti per la professionalità del loro servizio.

 

Una domanda poi
è d’obbligo: chi paga i danni? Lo stesso sindaco Marino, dopo il contatto con
l’ambasciatore, ha fatto sapere che l’Olanda non ha intenzione di pagare i
danni provocati alla fontana del Bernini e alle strade circostanti. Se mettiamo
insieme il danno al monumento del Bernini con quello alle attività della zona,
che a un certo punto è diventata un’area di guerriglia urbana, il costo è
certamente molto elevato. S’aggiunga il danno di immagine. Le foto di questi
sballati del calcio si sono diffuse in tutto il mondo, con alcuni commenti che
lascio immaginare il contenuto…

 

  

Il calcio sembra ormai divenuto la valvola di
sfogo di giovani e adulti che aspettano momenti opportuni per scatenarsi. La
gente comune si chiede se almeno quelli che sono stati arrestati subiranno un
regolare processo e non entri in gioco la diplomazia dei governi interessati.
E’ capitato, può capitare. Ricordo che nelle strade di Roma c’erano anche
bambini con le loro mamme quando le Forze dell’Ordine non riuscivano a
contenere la violenza di tantissimi tifosi della birra.

  

Che cosa si può fare? Prima di tutto occorre vigilare su chi arriva
nelle nostre città in occasione degli incontri calcistici e tenere sotto
controllo i capi branco pronti a scatenare guerriglie. Questi ultimi sono
conosciuti, la polizia possiede foto, identikit di questi eroi della sbornia…
Ci vuole poi un insieme di messaggi dissuasi verso uno sport (calcio
soprattutto) che trova e finanzia persino certi gruppi di ultras. Il calcio è
un gioco, un’occasione per trascorrere il tempo libero e rilassarsi con gli
amici. M’infastidisce osservare, anche all’interno dei nostri stadi, modi di
rapportarsi violenti e villani in nome di una squadra che si vorrebbe sempre
vincente. Ma che interessi si nascondono sotto certi gesti tanto spavaldi e
brutali? Valgono forse di più le scommesse che si pattuiscono sui risultati
delle partite che la vita delle persone?  

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