I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Padre Edoardo Gemelli

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Padre Edoardo Gemelli

L’opinione di Don Chino
2018-06-11 08:57:58

Edoardo Gemelli nasce a Milano il 18 gennaio 1878

Edoardo Gemelli nasce a Milano il 18 gennaio 1878 da
famiglia non praticante e decisamente anticlericale. Cresce dunque in un
ambiente agnostico, del resto comune alla borghesia dell’epoca. Nel periodo del
liceo al Parini è alunno interno del convitto Longone, dove abbandona del tutto
la pratica religiosa. Finito il liceo si iscrive, nel 1896, alla facoltà di
Medicina presso l’Università di Pavia.

Nel 1902 viene espulso per indisciplina dal collegio
Ghislieri, dove era stato ammesso nel 1898. Frequentando l’Università aderisce
al metodo positivistico e al materialismo, subendo il fascino del socialismo,
di cui diviene un militante. Contemporaneamente inizia la ricerca scientifica,
nel laboratorio del suo maestro Camillo Golgi, ordinario di patologia generale
e premio Nobel per la medicina nel 1906. Qui matura la passione per le scienze
biologiche e per la ricerca sperimentale. Quando Golgi, positivista e
anticlericale ma reazionario, è avversato dai socialisti, Gemelli si schiera
con il maestro.

Mentre inizia la sua ricerca scientifica, che mai
abbandonerà nella vita, avvia un’altra ricerca fondamentale, anch’essa
destinata ad appassionarlo sempre, quella della verità dell’uomo ed innanzi
tutto di sé. Anche l’ambito dei suoi studi, sempre più orientati verso le
frontiere della psicologia (di cui fonderà il primo laboratorio italiano), va
ricondotto al suo interesse per l’uomo, considerato nella sua misteriosa unità
fisica e spirituale.

La passione per la ricerca caratterizzerà tutta la vita di Gemelli e lo porterà
a cercare sempre il confronto delle idee, delle esperienze, delle concezioni,
accostando senza preclusioni uomini diversamente schierati. Fra gli uomini di
scienza che Edoardo inizia a frequentare già prima della laurea, conseguita nel
1902, ci sono anche sacerdoti. Frequenta un giovane sacerdote, Giandomenico
Pini. Già in crisi per gli incontri pavesi, Edoardo, attraverso questi colloqui
e le conversazioni con alcuni giovani francescani suoi compagni di servizio
militare, riprende la pratica religiosa nell’aprile 1903. Poco dopo matura la
sua vocazione e la decisione di farsi frate francescano, nonostante la forte
contrarietà della famiglia. Il 23 novembre del 1903 viene ammesso all’ordine
francescano e, trascorso l’anno di noviziato, prende i primi voti il 23
dicembre 1904. Edoardo diviene fra’ Agostino.

Nel 1907 incontra il sociologo Giuseppe Toniolo (con
cui è in corrispondenza), al quale prospetta il progetto di un Istituto
superiore cattolico di studi filosofici. Le sue opere sono il frutto della
convinzione profonda che il metodo empirico della scienza e una fede solida
possono arricchirsi a vicenda nella prospettiva di uno sviluppo autenticamente
umano e coerente con la grande tradizione della Chiesa.
Nel 1910 fonda, con altri esponenti del mondo cattolico ambrosiano,
l’associazione Pro cultura, per «affermare nel campo del pensiero e della
scienza la perenne vitalità del cattolicesimo».

Nel 1914 consegue la libera docenza in Psicologia
sperimentale, insegnamento che impartisce all’Università di Torino,
nell’Accademia scientifico-letteraria di Milano e, dal 1921, nell’Università
Cattolica. Nel 1914, scoppiata la guerra, fonda la rivista Vita e Pensiero, un
vero laboratorio di idee che troveranno corpo e attuazione nell’Università
Cattolica del Sacro Cuore, al cui progetto lavorerà attivamente alla fine del
periodo bellico.

Nel 1924 arriva anche il riconoscimento statale, che
abilita l’Università Cattolica del Sacro Cuore a rilasciare titoli con valore
legale, favorendo quella penetrazione dei cattolici nella società che
costituisce uno degli scopi di padre Gemelli. Con il riconoscimento statale si
rende necessario ristrutturare l’ordinamento didattico. Nascono le facoltà di
Lettere e Filosofia e di Giurisprudenza. Nel 1926 sorge la Scuola di scienze
politiche, economiche e sociali che darà vita nel 1932 alla facoltà di Scienze
politiche, economiche e commerciali.

Il 26 dicembre 1940, tornando in auto da Firenze,
padre Gemelli ha un grave incidente stradale da cui si riprende con fatica,
costretto alle stampelle prima, alla sedia a rotelle poi. Ugualmente sa reggere
con determinazione e lungimiranza l’Università Cattolica del Sacro Cuore,
orientandola verso uno sviluppo che prevede la costituzione di una facoltà di
Medicina e di un Policlinico, suo sogno sin dagli anni Venti. Nel 1953 padre
Gemelli inaugura la sede di Piacenza con la facoltà di Agraria.

Nel 1958 la facoltà di Medicina e chirurgia ottiene
l’approvazione del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione. La nuova
facoltà sorge a Roma, a Monte Mario, per formare giovani che considerino
«l’esercizio della loro professione come una nobile arte che ha per fine di
alleviare le sofferenze dei fratelli in Cristo» (padre Gemelli in Vita e
Pensiero, 1958).

Padre Agostino Gemelli si spegne il 15 luglio 1959,
senza poter vedere la realizzazione della sua ultima grande fatica per la
cultura scientifica in Italia. Il suo funerale è celebrato nel Duomo di Milano
dall’arcivescovo Giovanni Battista Montini, con un concorso memorabile di
autorità, di studiosi e di popolo.

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