Giorgio Napolitano: “Sono contento di tornare a Casa”

Giorgio Napolitano: “Sono contento di tornare a Casa”

L’opinione di Don Chino
2015-01-15 19:16:45

Leggo sui comunicati stampa: “Sarà difficile trovare una personalità che per la sua autorevolezza
Leggo sui comunicati stampa: “Sarà difficile trovare
una personalità che per la sua autorevolezza, per le scelte compiute nei
momenti giusti, per l’assoluto rispetto del dettato costituzionale e delle
leggi correnti, possa imprimere ancora tanta energia ad un ruolo delicatissimo
come quello svolto da Giorgio Napolitano”.                                                                

“Giorgio Napolitano se ne va … È una
liberazione. Con l’ufficialità delle tre lettere consegnate oggi la Repubblica
italiana archivia nove anni di battaglie per nulla super partes che
hanno visto nel blitz 2011 per cacciare Silvio
Berlusconi da Palazzo Chigi e mettervi Mario Monti il punto più basso di
una presidente della Repubblica
che non ha mai nascosto la propria partigianeria per la sinistra”.   
Il Presidente
Napolitano risponde a una ragazzina che gli chiedeva se non gli dispiaceva di
lasciare il Quirinale dove era stato per nove anni: “Sono contento di
tornare a casa!”. C’è qualcosa di patetico e di comprensivo in questa
affermazione. Il Quirinale è sempre una gabbia dorata dove l’inquilino è
onorato e servito, ma è sempre più istituzione che persona. Il presidente della
Repubblica uscente non ha mai nascosto il peso dell’età e le difficoltà
crescenti a portare avanti i “gravosi” compiti richiesti dalla guida
del Quirinale. Nelle ultime ore ha ammesso che al palazzo dei papi “sì, si sta
bene, è tutto molto bello ma si sta troppo chiusi, si esce poco”.   
Questi nove anni di
responsabilità non vanno “sporcati” con affermazioni avventate e di parte.
Assolvere responsabilità importanti comporta anche mettere in conto i limiti,
gli errori. Io mi limito a dire che ogni persona che riveste un incarico
importante, quando se ne va merita alcune riflessioni ponderate, non
improvvisate. La prudenza è una virtù in crisi nella nostra società. Forse,
varrebbe la pena metterla in attivo per essere persone sagge. A proposito di
saggezza afferma lo scrittore Xavier Wheel: “Dubitate di chi ha solo grandi
certezze e riponete fede in chi ha anche seri dubbi, in quanto la vera saggezza
sta anche nel riconoscere la propria ignoranza”. E’ solo un avvertimento per
chi lo merita. 
Mi è piaciuto ciò che
Napolitano ha augurato a noi tutti nel discorso di commiato:

“Gli
italiani siano sereni per il futuro e soprattutto molto consapevoli della
necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica
parlamentare, della necessità di un Paese che sappia ritrovare, di fronte alle
questioni decisive e nei momenti più critici, la sua fondamentale unità”.  Grazie.

 

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