Dal carcere all’Accoglienza

Dal carcere all’Accoglienza

Italia Parallela
2014-03-18 19:32:15

Mi chiamo Antonio e da un po’ di tempo mi trovo nella struttura d’accoglienza di Promozione Umana, non sono un ragazzino ma una persona adulta con alle spalle una storia costellata da una serie di esperienze nel mondo della malavita e della droga.
Mi chiamo Antonio e da un po’ di tempo mi trovo nella
struttura d’accoglienza di Promozione Umana, non sono un ragazzino ma una
persona adulta con alle spalle una storia costellata da una serie di esperienze
nel mondo della malavita e della droga. 

Avevo dodici anni quando per la prima volta partecipai ad un
atto delinquenziale e non so nemmeno io il perché, forse i problemi in
famiglia, i continui litigi tra i miei genitori sviluppavano in me una voglia
di evasione dalle mura domestiche insieme ad una rabbia e frustrazione per non
aver potuto tutelare mia mamma da quella mentalità così dura e aggressiva di
mio padre che esercitava contro di lei… mi sentivo impotente.

Così cercavo di stare fuori casa e nello stesso tempo
di appartenere ad un gruppo che mi accogliesse, era un gruppo di “balordi” che
pipavano, sniffavano eroina e altro. Soldi, donne e belle macchine erano
diventate per me dei modelli da seguire. Così mi ci sono buttato dentro questi
contesti che a poco a poco sono diventati per me la normalità. 

Gli anni passavano e con loro aumentava l’uso di sostanze
stupefacenti.  Un giorno iniziai ad avere
problemi nel mantenere la mia dipendenza, il lavoro da manovale e i soldi che
guadagnavo non riuscivano più a coprire le spese necessarie per reperire ciò
che mi serviva… Così iniziai  a
delinquere: una serie di rapine di vario genere che oggi non riesco nemmeno a quantificare
perché gli stupefacenti mi ha tolto parte della memoria che ora sto lentamente
recuperando.

Ho 46 anni e ho scontato quasi un ventennio chiuso tra le
mura di diversi istituti di pena incontrando tante persone con le quali ho
anche sviluppato dei rapporti di amicizia. 

Il carcere mi ha costretto a ripensare ai miei vissuti e mi
sono reso conto che i miei desideri più autentici, per esempio, la costruzione
di un progetto di famiglia, di poter avere dei figli con una donna che mi
volesse bene, li avevo negati in nome di una vita irreale, fatta di falsi miti
e cattivi maestri. Gli ultimi sette anni che ho trascorso tra le sbarre sono stati
veramente i più difficili: mi sono reso conto di avere a che fare con una grave
dipendenza che mi stava spingendo verso il baratro… Non vedevo una via
d’uscita, davanti a me solo giorni e lunghi anni di carcere che  mi
restano da scontare… Un giorno incontrai un ragazzo, mio amico d’infanzia che
con me aveva condiviso la devianza… si trovava in carcere dopo un’esperienza di
tre anni di comunità per una vecchia pena definitiva sopraggiunta… N. era
cambiato radicalmente e sperava di rientrare presto nella comunità… Ho
incontrato un’altra persona, responsabile, attenta a sé e agli altri, con una mentalità
matura. Questo amico destò in me una grande curiosità per la sua sensibilità ed
il suo cambiamento, mi invitò a prendere contatto con la comunità Promozione
Umana. Seguì un lungo periodo (un anno) di colloqui con un operatore della
stessa nei quali ho avuto modo di confrontarmi con una visione della vita nuova
e diversa, con dei valori che in fondo anch’io possedevo, ma che avevo oscurato
da tempo.  Questi incontri furono
importanti, hanno fatto crescere in me la consapevolezza e il desiderio di  cambiare vita attraverso nuove esperienze.

Sono ospite da circa un anno della comunità, i primi mesi
sono stati i più difficili perché mi sono reso conto di dover recuperare un
equilibrio psicofisico attraverso dei ritmi di vita che avevo dimenticato ma
che rappresentano la normalità: il lavoro costante, la cura del proprio corpo,
la giusta alimentazione, l’attenzione agli altri compagni, la condivisione di
momenti gioiosi o difficili. L’opportunità di essere aiutato a spaccare la
catena delle dipendenze da professionisti capaci, mi aiuta a sperare in un
futuro diverso e a costruire un buon progetto di vita.

Sono fiducioso ora! Qualcosa di buono mi aspetta.

 

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