Adulti educatori

Adulti educatori

Ci sono adulti speciali che risplendono di luce propria: sono leggeri e
profondi, saggi e allegri, sicuri e dubbiosi, sapienti e affamati di sapere. Il
pianeta giovanile impara a conoscerli e ad apprezzarli, perché il loro esempio
è un invito a vivere liberamente e consapevolmente. Non è poco. Noi adulti
educhiamo con le parole, ancor più con quello che facciamo, di sicuro in
modo incisivo per quello che siamo…

Osservazione

Educare gli adulti richiede un ambito di formazione fondamentale. Tra gli adulti ci metto
genitori, insegnanti, i professori, gli animatori del tempo libero, i sacerdoti. Tutti gli adulti
hanno un grande peso sulla vita delle generazioni future. Si dice sempre che sono i
giovani il futuro di un paese, oltre che dell’umanità intera, eppure sono davvero pochi gli
adulti capaci di educare in modo corretto.

Adulti sotto i riflettori

Educare vuol dire tirare fuori, aiutare i ragazzi e i giovani ad esprimere il proprio
potenziale, a sfruttare le proprie risorse. Ma educare significa anche aiutare i ragazzi a
diventare consapevoli, insegnare loro ad osservare la realtà in modo autentico, oltre
schemi e condizionamenti, a cercare la verità, al di là dei punti di vista, a voler sempre
comprendere sé stessi e gli altri. Educare richiede promuovere nelle nuove generazioni
creatività, indipendenza di pensiero, il meglio di sé, ad usare la propria testa, a liberarsi
dalla pura del giudizio degli altri e dai vincoli imposti dalla società.

Educare gli adulti significa perciò rendere loro, per primi, persone libere. Io non credo che
si possa insegnare a qualcuno come a fare il genitore. Non bisogna fare il papà, ma
esserlo, non bisogna comportarsi da mamma, ma esserlo. Così pure l’insegnante pur
trasmettendo le sue competenze non deve disattendere alla crescita umana dell’alunno.
Così pure chi opera in un ambito religioso o sportivo deve mettere al centro la persona e la

sua maturità. Alla base di ogni rapporto educativo capeggia l’amore. L’amore non convive
con l’inganno, neppure con la filantropia, il comando, non sta insieme e
l’imposizione. Amare richiede molta più forza, fantasia e vitalità rispetto.

Il segreto per educare gli adulti è aiutarli, semplicemente, ad amare. Se sei un papà o una
mamma, o semplicemente sei spesso a contatto con ragazzi e bambini, il segreto
è scegliere di amarli ogni giorno, senza aspettarti nulla. Quando scegliamo di amare senza
pretese non ci servono tecniche o metodi particolari, perché l’amore è la strada migliore
per educare chiunque, non solo i propri figli. L’amore basta, il vero processo con cui un
adulto si educa per questo meraviglioso compito non si trova in un corso di formazione,
ma nell’impegno giornaliero a fare dell’amore un modo di vivere concreto e quotidiano.

Afferma Mauro un giovane di 32 anni: “Scrivere in poche parole, ma spesso anche con
molte chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile. Sono
convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi “non
siamo” in un modo o in un altro, ma “diventiamo” giorno dopo giorno, senza mai fermarci
per poter meritare stima. Concordo con lo scrittore Cechov, che sosteneva che l’uomo è
quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarmi a capire bene chi sono, mi chiedo
spesso, se credo nell’amore. Per questo motivo mi impegno ogni giorno per far crescere
serene le persone che mi stanno accanto. Sto con loro il tempo che ho a disposizione,
parlo, cerco di conoscere i loro problemi e aiutarle a trovare sicurezza, speranza. La
persona adulta, infatti, non vive solo per sé o per la sua famiglia, è consapevole che
debba collaborare per una società migliore. Ho letto una leggenda dei tre tagliatori di
pietra. Uno lo faceva per tagliare le pietre, il secondo per guadagnarsi la vita, il terzo per
costruire una cattedrale. I tre compiano la stessa azione con finalità diverse. L’uomo
maturo agisce per il bene di tutti.

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