IL VUOTO INTERIORE

IL VUOTO INTERIORE

Pensaci Su…
2019-07-03 19:15:02

Per colmare un vuoto devi inserire ciò che l’ha causato.

“VUOTO DENTRO”

“Per colmare un vuoto devi inserire ciò che
l’ha causato.

Se lo riempi con altro, ancora di più
spalancherà le fauci.

Non si chiude un abisso con l’aria”. (Emily
Dickinson)

Quando ci si
sente insoddisfatti e demotivati, “vuoti dentro”, è il momento di coltivare il
proprio spazio interiore. Il sentimento di vuoto interiore è più comune di
quanto si pensi. Molte persone vivono costantemente il disagio emotivo di
percepire nel profondo una serie di “buchi neri” che toccano diverse aree
personali e che portano, in maniera inevitabile, a sentirsi insoddisfatti di sé
o della propria vita.

Il vuoto interiore è uno stato di profondo dolore, che accompagna le nostre
giornate e che ci rende spenti, lontani da tutti e incapaci di reagire. Trovare
le motivazioni che hanno portato a vivere questo momento non è semplice, poiché
spesso si tratta di una sensazione d’origine offuscata e di un insieme di
aspetti che abbiamo vissuto. Senza una presenza cosciente.

Il vuoto può essere generato da periodi di sovraffaticamento, dove la
stanchezza fisica o la mancanza di sonno alimentano un pensiero negativo che
non giova allo stato di benessere. Stress, demotivazione e rivalità di ogni
genere, tolgono il tempo a se stessi, lo relegano in uno spazio talmente
piccolo e rosicato da non essere percepito.

Allo stesso modo si prova questa sensazione in mancanza di obiettivi e di
uno scopo che ci dia soddisfazione. Il vuoto interiore può essere una
conseguenza negativa legata a tutti gli aspetti che riguardano l’autostima, il sentirsi
all’altezza, il provare gelosia, invidia. Avvertire un venir meno
dell’immagine, del successo, del potere in qualsiasi ambito.

Le perdite o gli allontanamenti improvvisi sono altrettanto momenti che
toccano le corde più profonde di noi e ci costringono a confrontarci con noi
stessi. Non di meno forieri del “vuoto” sono alcuni sentimenti perversi: la
insensatezza nelle scelte, il culto dell’immagine, la noia di tutti e di tutto,
l’odio per la vita, i nichilismo che annienta ogni valore immanente e
trascendente.

Come fare quindi per riuscire a “riempire” questi vuoti interiori?Per prima
cosa è necessario coltivare uno spazio di ascolto interiore. La realtà è che
questi vuoti percepiti non sono reali, tutto quello che ci serve è già presente
dentro di noi per colmarci e per far svanire l’importanza assoluta del mondo
esterno. Ognuno di noi contiene un mondo interno, un universo ed è importante
dargli valore con forza, coraggio e determinazione.

E’ pure importante scuotersi dall’apatia che immobilizza ogni cosa.
Sforzarsi di recuperare le azioni quotidiane che ci fanno stare bene e
coltivare le relazioni: quelle soddisfacenti, quelle arricchenti, quelle del cuore.
Dobbiamo riempire le nostre vita per sentire che esistiamo ancora. Fin quando è
incrostata di superbia, orgoglio, prepotenza la vita muore interiormente.

Basta con quel fardello di negatività che agiscono in noi come anestesia al
senso, alla speranza. Il vuoto interiore è come un cancro che si espande fino
ad annullare tutte le motivazioni e sacrificare quella ricerca di risorse
profonde che ci suggeriscono entusiasmo, voglia di sognare, anche nei momenti
bui che la vita conosce.

Importante è non scoraggiarci e non perderci d’animo, sapendo che i “viaggi
nell’anima” richiedono tempo, fatica per essere realizzati. Prima ancora
d’intraprendere questi importanti “viaggi”, occorre evidenziare in noi questo
“vuoto interiore” e percepire quindi la necessità di metterci in cammino.

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