Vuoi cambiare il mondo? Comincia da te…

Vuoi cambiare il mondo? Comincia da te…

Pensaci Su…
2017-07-05 08:31:53

Queste parole furono scritte sulla tomba di un vescovo anglicano nella cripta dell’Abbazia di Westminster:

Queste parole furono scritte sulla
tomba di un vescovo anglicano nella cripta dell’Abbazia di Westminster: “Quando
ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il
mondo. Diventando più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe
cambiato, per cui limitai un po’ lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il
mio paese. Ma anche questo sembrava irremovibile. Arrivando al crepuscolo della
mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la
mia famiglia, le persone più vicine a me ma, ahimè, non vollero saperne. E ora,
mentre giaccio sul letto di morte, all’improvviso ho capito: se solo avessi
cambiato prima me stesso, con l’esempio avrei poi cambiato la mia famiglia. Con
la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di
migliorare il mio paese e, chissà, avrei potuto cambiare il mondo”. (Tratto da
“Brodo caldo per l’anima di J. Canfield, M. V. Hansen)

Alcune persone  non riescono a fare a meno dei cambiamenti, altre ne
sono terrorizzate. Le prime potrebbero essere animate da un’inquietudine
interna e dalla convinzione che cambiando riescano a trovare pace in se stesse.
Le seconde forse, hanno bisogno di stare in un ambiente stabile e conosciuto e
l’idea che questo possa cambiare le destabilizza e le fa stare male. Vivono
difendendo  una condizione protetta e facilmente controllabile, con
precise aspettative nei suoi confronti e immaginano un futuro ben definito. Nel
corso degli anni è inevitabile che ciò che le circonda cambi e che loro stesse
cambino, anche se spesso non ne sono ben consapevoli. Pensiamo ad esempio
all’alternarsi del giorno e della notte, quello delle stagioni, ai frutti della
natura, prima acerbi e poi maturi, ai capelli che crescono, alle prime rughe,
ai nostri modi di pensare, di rapportarci agli altri, alle nostre esigenze da
bambini e a quelle da adulti.

Il cambiamento è quindi un processo assolutamente
naturale inevitabile del ciclo di vita delle creature.
Perché allora c’è chi
ne è terrorizzato? La paura del cambiamento è essenzialmente la paura di uscire
dal proprio ambiente “protetto”, ignorando che vivere il nuovo accresce
l’autostima, allarga gli orizzonti della mente e testa la propria efficacia. Un
ambiente protetto, se immutato, a lungo andare rischia di diventare una
prigione; c’è chi, per non cambiarlo, preferisce reprimere i propri sentimenti e
le proprie esigenze, non volendo rendersi conto che l’affrontare una situazione
nuova è un’ulteriore possibilità di migliorarsi, mettersi in gioco, evolvere,
dare ascolto ai propri bisogni e desideri.

Ciò che più spaventa spesso è la paura di lasciare il vecchio, il passato,
più che di scoprire e costruire il futuro. Esperienza che potrebbe essere
alquanto stuzzicante e stimolante per la propria crescita e autostima. Chi ha
un’autostima bassa, si nasconde dietro la scusa di non farcela a cambiare, chi invece
ha un’alta autostima investe sui cambiamenti per testare le proprie capacità.
Certo, cambiare non è facile, soprattutto dopo anni che si è fatto sempre uso
dei soliti schemi comportamentali. Cambiare significa anche prendere delle
decisioni importanti, a volte dolorose che equivalgono quasi a subire un lutto.
E’ inevitabile provare dolore, ma è altrettanto possibile riuscire a
risollevarsi ancora più forti di prima.

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