Natale, servono gesti di bontà

Natale, servono gesti di bontà

Pensaci Su…
2015-12-22 09:51:25

Natale, è un momento di gioia, di doni, ma spesso di consumo superfluo di chi ha già tanto. Un regalo che aiuti chi è povero può arricchirci di un contenuto speciale e prezioso
Natale, è un momento di
gioia, di doni, ma spesso di consumo superfluo di chi ha già tanto. Un regalo
che aiuti chi è povero può arricchirci di un contenuto speciale e prezioso. Un
regalo, quando è anche un gesto d’aiuto, rende felice più di una persona: chi
lo riceve e chi lo fa.  

Come afferma James Joyce: “Mentre
tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l’hai
data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre.” C’è
chi festeggia perché è felice, perché sta bene, perché la vita gli sorride. C’è
chi invece può trovarsi in situazioni difficili, per malattia, povertà,  abbandono. Può essere vicino a noi o in posti
dove  i 
diritti umani sono calpestati. Basterebbero i tanti bambini seppelliti
in mare per farci sospendere il mercato degli auguri. 
Natale, è il momento di
dare senso alle nostre scelte e propositi.
In  fondo, a chi ha bisogno, non
interessa sapere se e quanto siamo buoni. Forse neppure esistono le persone
buone! Ciò che conta è vedere persone che compiono atti di bontà. 
Più di tante frasi
vuote, ci vogliono gesti concreti di solidarietà, che smentiscano la simpatica
frase sarcastica di Marcello Marchesi: “Nessuno si è mai ammazzato perché non
riusciva ad amare il prossimo suo come sé stesso!” 
Scrivere o dire che i
poveri ci fanno pena, è facile, ormai ci siamo abituati a vedere sul piccolo
schermo televisivo  bambini che muoiono
di fame e tantissime persone disperate in balia di un gommone o che passano la
notte dentro un cartone o avvolte in una coperta.  Le parole inutili abbondano, i gesti di
solidarietà scarseggiano.

  

Giovanni Verga ci suggerisce  di “fare
come le tegole del tetto, a darsi l’acqua l’un l’altro. Proviamo a
immaginarci tutti tegole di uno stesso tetto. E capiremo che “aridità” e
“siccità” non sono soltanto fenomeni climatici. Il Natale è anche il ricordo
di  una donna che diede alla luce un
bambino, lo avvolse in fasce e lo  pose
in una mangiatoia perché per loro non c’era posto…

 

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