Natale, il Dio con noi

Natale, il Dio con noi

Pensaci Su…
2016-12-14 15:37:05

Il silenzio è il primo passo verso l’incontro con Dio. La necessità di un silenzio delle parole è predicata da santi e maestri spirituali,

Il silenzio è il primo
passo verso l’incontro con Dio. La necessità di un silenzio delle parole è
predicata da santi e maestri spirituali, poiché la lingua è spesso occasione di
dispersione inutile, di distrazione. Tacere è sospendere le parole, cercare
l’allontanamento dalla civiltà del rumore e dall’attivismo sfrenato. Il
silenzio esteriore restituisce al corpo, alla mente e allo spirito quella calma
necessaria per avvertire in noi la presenza di Dio.

L’uomo contemporaneo ha
paura del silenzio, perché consciamente o inconsciamente, ha eliminato Dio. C’è
un silenzio vuoto e un silenzio pieno. Il silenzio vuoto è freddo e incute
paura, perché in esso facciamo i conti con le nostre povertà. Il silenzio pieno
è il silenzio abitato da Dio; è quello spazio di fiducia e d’intimità in cui
lasciamo entrare in noi il Signore e allora il vuoto si riempie d’amore, di verità
e vita. Il credente sa che solo attraverso la dura disciplina del silenzio si
può giungere a percepire, essere sensibili alla presenza di Dio.                                        

Dio tarda a farsi
sentire. Quando tutto tace, quando nella solitudine e nell’abbandono del
silenzio più totale non si sente la voce di Dio, si vive nell’attesa di un
segno. La consolazione sarà comprendere che se Dio tace, tace per amore, e se parla, parla per amore. Dopo il
tempo della prova, ecco che il silenzio, improvvisamente, inaspettatamente,
diventa una chiara eco della Sua presenza. Dio quando riprende a parlarci trova
in noi più attenzione e sensibilità. Noi siamo fatti così, ci vuole il
silenzio, questo vuoto di Dio per poi riavvertire la sua presenza.                                                                                             

Il Natale sta a dirci
che Dio è presenza. Viviamo perché Dio vuole in ogni istante il miracolo della
nostra esistenza. Non ci ha voluto solo al momento del nostro concepimento, ma
questa sua volontà si estende nel tempo, ci accompagna ogni giorno. Non solo.
Dio opera silenziosamente nelle profondità delle nostre anime.  La fede che professiamo, la carità che
facciamo, la speranza che possediamo sono possibili perché siamo in lui, con
lui.  San Paolo ha riassunto in poche
parole questo miracolo del Dio con noi: “Per me vivere è Cristo”.  

Il mio augurio per
Natale? Che possiate conservare in voi la tenerezza per il passato, che
possiate fare scorta di coraggio per il presente, e trovare nel cuore la
speranza per il futuro. E il fervido auspicio che ogni calice possa traboccare
di benedizioni eterne, e che ogni strada della vostra vita possa condurre alla pace,
all’amore e alla serenità, che possiate ripetere in ogni attimo fuggente:
“Signore tu sei con me!”

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