I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Silvana Pampanini

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Silvana Pampanini

L’opinione di Don Chino
2017-05-24 14:08:29

“Romana de Roma”, così si definisce Silvana Pampanini,

“Romana de
Roma”, così si definisce Silvana Pampanini, prima vera diva
cinematografica italiana ad essere conosciuta in tutto il globo, dall’India al
Giappone, dagli Stati Uniti all’Egitto, così come nella vecchia Europa.

Silvana Pampanini nasce
nella capitale il 25 settembre 1925. Dopo gli studi magistrali frequenta il
conservatorio di Santa Cecilia dove studia canto e pianoforte. Nel 1946 la sua
maestra di canto invia una foto della bella Silvana perché venga selezionata
per il concorso di Miss Italia; la manifestazione si svolge a Stresa nel mese
di settembre. Silvana arriva seconda dietro Rossana Martini, ma il “furor
di popolo” del pubblico che manifesta il suo dissenso nei confronti della
giuria farà in

Già pochi mesi dopo
inizia ad interpretare pellicole che la vedono presenza avvenente. Le sue forme
generose rappresenteranno un modello alla successiva ascesa di due altre star
italiane, che si imporranno nel mondo, quali Sophia Loren e Gina Lollobrigida.

Libera da impegni
familiari riesce a viaggiare in tutto il mondo, presenziando ai principali
festival internazionali come simbolo nonché ambasciatrice del cinema italiano. I paesi
dove più si ferma sono la Spagna, l’Egitto, la Francia , qui viene
soprannominata Ninì Pampan. Al culmine
della carriera (a metà degli anni ’50) può permettersi di rifiutare le offerte
che arrivano da Hollywood.

Tra i suoi film più
famosi ricordiamo: “Ok Nerone“, suo primo successo
internazionale, parodia di “Quo vadis”, “Bellezze in bicicletta” (1951) in cui canta anche
l’omonima canzone, “La presidentessa” (1952, di Pietro Germi), “La bella di
Roma” (1955), commedia di Luigi Comencini, “Racconti
romani” (1955) tratto da un libro di Alberto Moravia, “La strada lunga un
anno” di Giuseppe de Santis.  Nel
1964 è diretta da Dino Risi  in “Il Gaucho”.

In televisione lavora
con tutti i principali nomi e volti italiani dell’epoca come Walter Chiari, Peppino De Filippo, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Renato Rascel,  Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica e altri.,

Nel lavoro così come
nella vita privata, non troverà un partner con cui saldare un legame duraturo.
Al contrario ha modo in più occasioni di scontrarsi in tribunale con i
produttori, in particolare con il potente Morris Ergas.  Morris è uno dei tanti spasimanti, l’attrice
dichiarerà “Ho avuto più corteggiatori che mal di testa”.

Tra i suoi spasimanti
vi sono stati anche capi di stato quali Jimenez, presidente venezuelano e Fidel Castro. A metà degli anni ’60 decide
di lasciare il cinema per assistere i genitori malati: vivrà assieme ai parenti
fino alla loro morte.  Nel 1983 appare ne
“Il tassinaro”  di Alberto Sordi nel ruolo di se stessa.

Nel 2004 pubblica una
biografia dal titolo “Scandalosamente perbene”. Dopo due mesi di
ricovero, successivi a un complesso intervento chirurgico addominale, muore il
6 gennaio 2016 all’età di 90 anni.
 

“Mi sono vietata di fare l’amore con personaggi dello spettacolo,
di innamorarmi di loro, perché capivo subito che si trattava di cose
fragili”.  (Silvana Pampanini)

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