I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Rita Levi Montalcini

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Rita Levi Montalcini

L’opinione di Don Chino
2016-12-14 15:30:34

Nata nel 1909 a Torino la scienziata italiana Rita Levi-Montalcini si è dedicata allo studio dello sviluppo del sistema nervoso,

Nata nel
1909 a Torino la scienziata italiana Rita Levi-Montalcini si è dedicata allo
studio dello sviluppo del sistema nervoso, che ha perfezionato negli Stati
Uniti dove ha vissuto per trent’anni. Ha scoperto il NGF, una proteina prodotta
dalle cellule nervose di cui dirige il differenziamento e lo sviluppo. È stata
insignita del premio Nobel nel 1986 e nel 2001 è stata nominata senatore a
vita. Si è distinta per la passione per lo studio del cervello e l’amore per la
cultura.

Il padre Adamo
Levi ingegnere, e la mamma Adele Montalcini pittrice, le insegnarono ad amare profondamente la cultura. Nella sua
autobiografia Elogio dell’imperfezione (1988) la scienziata racconta
come da adolescente volesse fare la scrittrice, ma che a vent’anni i suoi
interessi cambiarono: si iscrisse alla facoltà di medicina, laureandosi nel
1936.

Nel 1938 la
persecuzione fascista contro gli ebrei costrinse molti scienziati e
intellettuali ad espatriare. Rita Levi-Montalcini andò in Belgio. Tornata in
Italia nel 1940, dopo numerose difficoltà e peripezie, allestì un piccolo
laboratorio nella propria camera da letto, nel 1945 riuscì a riprendere le sue
ricerche all’Università di Torino.

Nel 1947 fu
invitata negli Stati Uniti dal professor Viktor Hamburger, biologo della
Washington University di St. Louis, che le offrì di proseguire insieme i suoi
studi sul sistema nervoso embrionale dei vertebrati, argomento allora ancora
poco studiato.  Alla partenza, la Levi-Montalcini
pensava di tornare a casa entro qualche mese, ma a St. Louis trovò un clima
scientifico molto vivace, aperto a chiunque avesse voglia di impegnarsi e tornò
in Italia definitivamente soltanto dopo trent’anni nel 1977.

Rita Levi
Montalcini si applicò per molti anni nello studio del funzionamento del sistema
nervoso e individuò una proteina prodotta dalle cellule nervose stesse in grado
di favorirne la moltiplicazione e di dirigere la crescita delle fibre nervose
verso i vari organi. Una scoperta molto importante.

Successivamente
scoprì anche che la proteina era in grado di coordinare il funzionamento dei
sistemi nervoso, endocrino e immunitario. Ciò dimostrava che il tessuto nervoso
non ha una struttura fissa e immutabile dalla nascita, ma la sua crescita può
essere facilitata (anche se in misura minore di altri tessuti) da una sostanza
che fu chiamata Nerve growth factor o NGF (“Fattore di crescita dei
nervi”).

Insieme
all’americano Stanley Cohen, un altro ricercatore dell’Università di St. Louis,
la scienziata isolò e studiò una molecola proteica simile al NGF, trovata nel
veleno di serpente e nelle ghiandole salivari dei topi. Si scoprì così
l’esistenza di una vasta famiglia di proteine, chiamate poi neurotrofine,
che hanno la proprietà di favorire e guidare la crescita delle cellule nervose.

Passarono
circa trent’anni prima che Rita Levi-Montalcini e Stanley Cohen ottenessero il
meritato riconoscimento: la loro eccezionale scoperta fu sottoposta a lungo al
controllo dei ricercatori in tutto il mondo. Infine, nel dicembre 1986, i due
scienziati ricevettero il premio Nobel per la Medicina per la scoperta del NGF
e per la strada aperta nel campo delle neuroscienze.

Più che una
strada, si può dire che il NGF ha aperto un’autostrada a più corsie:
l’importanza delle neurotrofine è stata confermata, anche per quanto riguarda
lo studio e la cura di malattie gravi quali il morbo di Alzheimer, le malattie
da stress, le neuropatie e altre malattie del sistema nervoso. Nel 2001 Rita
Levi-Montalcini è stata nominata senatore a vita “per gli altissimi meriti nel
campo scientifico e sociale”.  

 Morì a Roma nel 2012
all’età di 103 anni. Attenta e lucida intellettivamente diceva:

 “Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle
conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di
quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo:
io sono la mente”. (Rita Levi-Montalcini)

 

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