I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Maria Montessori

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Maria Montessori

L’opinione di Don Chino
2017-02-09 17:34:32

Montessòri, pedagogista italiana nata a Chiaravalle, Ancona, 1870 – morta aNoordwijk, Olanda, 1952.

Montessòri, pedagogista italiana nata a Chiaravalle, Ancona, 1870 
– morta aNoordwijk, Olanda, 1952. Fu la prima donna laureata in medicina
(1896) dall’università di Roma
; assistente alla clinica psichiatrica della stessa
università, s’interessò al problema dell’educazione dei minorati; nel 1898 fu
incaricata dal ministro della Pubblica Istruzione, Guido Baccelli
, di un corso di psichiatria alle maestre di Roma; da questo corso sorse la scuola magistrale ortofrenica di Roma, da essa stessa
diretta per due anni.

La Montessori è ricordata
per il suo metodo scolastico, il quale fu applicato nella prima “Casa dei
bambini”, aperta a Roma (1907) nel quartiere di S. Lorenzo
, e poi da essa esposto nel libro “Il metodo della pedagogia scientifica
applicata all’educazione infantile
(1909) che fa seguito l’altro su “L’autoeducazione
nelle scuole elementari”
(1912). Questi libri ebbero ampia diffusione per
le nuove teorie educative che vennero pubblicate come metodo pedagogico
Montessori.

Metodo Montessori

Esso mira a fare della
scuola non la casa per bambini, ma la casa dei bambini, ossia un ambiente
adatto alla libera esplicazione della loro attività, onde la maestra non
insegna propriamente, ma assiste individualmente i bambini, mentre
spontaneamente si esercitano col materiale didattico, cui è data un’estrema
importanza.  I critici del metodo tuttavia
sostengono che esso offre al bambino un materiale obbligato e predispone
rigidamente, in nome della scienza, i procedimenti cui debbono attenersi
maestri e bambini, riuscendo così in certo modo frustrata l’originaria sua
ispirazione alla spontaneità e libertà.

L’idea alla base del metodo rivoluzionario di Maria
Montessori è che il bambino vada lasciato libero di esplorare il suo mondo, con
la certezza che ci sia un impulso imperscrutabile in lui che lo spinge verso
l’apprendimento. In questo senso, la curiosità del bambino è il vero motore
dell’apprendimento che, se lasciato “girare” senza interferenze,
porterà il bambino a sviluppare al massimo tutto lo spettro delle proprie
capacità e a conquistare il mondo con la forza della sua intelligenza.

E’ necessario, inoltre, intervenire intenzionalmente
sulla predisposizione e strutturazione dell’ambiente educativo che deve essere
scientificamente organizzato e preparato ad accogliere i bambini, sulla scelta
e utilizzazione del materiale di sviluppo, sulla ridefinizione del ruolo e
della funzione dell’educatore.

E’ l’ambiente, quindi, il primo elemento a rivestire
per la Montessori un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei
bimbi. La “casa dei bambini”, così viene definita la scuola dalla Montessori,
perché simile all’ambiente di vita naturale del bambino, deve essere
organizzata in modo tale da suscitare interesse nei bambini e venire incontro
al desiderio e al bisogno di movimento, di scoperta e di esplorazione autonoma
dei bambini. Questi cioè debbono avere la possibilità di venire direttamente in
possesso degli oggetti e dei materiali di cui, in quel particolare momento,
sentono il bisogno, prelevandoli da tavoli, da armadi, da scaffali che siano
“alla loro portata” e che non li costringano a ricorrere l’educatore.

Qui il bambino non incontra più ostacoli di ordine
strutturale che possano in qualche modo inibire il suo naturale sviluppo senza
essere vincolato alla disponibilità e ai voleri, spesso estemporanei e casuali,
dell’insegnante. Gli arredi devono essere pensati e studiati tenendo conto
dell’età e della corporatura dei piccoli, costruiti all’insegna della
leggerezza in modo che, proprio a causa della loro fragilità, rivelino un
utilizzo sbagliato o mancanza di rispetto da parte di coloro che ne fanno
regolarmente uso (per questo motivo, nelle scuole montessoriane vengono
utilizzati piatti di ceramica, bicchieri di vetro, soprammobili fragili: i
bambini sono, in questo modo, invitati a coordinare i movimenti con esercizi
quotidiani di autocontrollo, autocorrezione e prudenza).

“Il  bambino risuscita sempre e torna,
franco e sorridente, a vivere 
in mezzo agli uomini. Come ha detto Emerson, il bambino è l’eterno Messia, che sempre ritorna
fra gli uomini 
decaduti, per condurli nel regno dei Cieli.”  (Maria Montessori)

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