I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Margherita Occhiena

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Margherita Occhiena

L’opinione di Don Chino
2017-02-02 08:14:07

Margherita la mamma del futuro don Bosco.

Margherita nacque
a Capriglio nel 1788.  Dalle finestre
della sua casa, Margherita vedeva  la
valle profonda e al di là, le case dei Becchi con un’estesa fattoria dei
Biglione. Non poteva immaginare che un giorno, vestita da sposa, avrebbe
attraversato quella valle, e sarebbe andata a vivere in quella fattoria.
Margherita visse un’infanzia e una giovinezza  felice, nonostante  la povertà e la miseria lasciasse soli e
disperati molti uomini e donne  e bambini
mendicanti.

Sulle strade
transitavano ragazzi di undici dodici anni orfani, spesso avviati a fare gli
spazzacamini o a lavorare in campagna per un pezzo di pane. Margherita non andò
mai a scuola. Alle bambine di campagna, in quel tempo, non si insegnava nemmeno
a leggere e a scrivere. Aveva appreso la saggezza nella sua famiglia e l’amore verso
Dio e i poveri. 

All’inizio
del 1811, ai Becchi, il mezzadro Francesco Bosco fu colpito, da una grave disgrazia.
Sua moglie e sua figlia Teresa gli morirono  in pochi giorni, per una di quelle temibili e
incurabili febbri da parto.  Francesco
rimase vedovo con Antonio un bambino di due anni da accudire.  La famiglia di Margherita conosceva da tempo
Francesco Bosco.

Passati i giorni
di lutto, Francesco decise di chiedere al padre di Margherita  la mano della figlia.  Il padre parlò con sua moglie Domenica, poi
con  Margherita e le chiesero  se accettava di andare a vivere con Francesco
Bosco, un uomo povero con un bambino di due anni orfano della mamma.  Margherita accettò. Dopo il matrimonio, Margherita
e Francesco ebbero due figli, Giuseppe e Giovanni. Antonio crebbe con loro.

Il
primo  dono che Margherita fece ai suoi
tre figli fu l’amore dolce e fermo.  Mamma Margherita possedeva un grande
equilibrio, che le faceva unire e alternare la calma, la fermezza e la gioia
rasserenante. Fu una mamma dolcissima, ma energica e forte: quando diceva no,
era no. E nessun capriccio le facevano cambiare idea.

Mamma Margherita
diceva e ripeteva ai suoi figli: “Dio vi vede”.  Non  fu
un Dio severo quello che lei scolpì nella mente dei figli, ma un Dio buono che
ama e perdona. Un Dio che non abbandona mai i suoi figli, ma li cerca come il
pastore la pecora perduta. Insegnava loro a pregare e ad mare i poveri. Quando
Giovanni decise di farsi prete, le disse che era una scelta importante che lo
impegnava ad amare Dio con tutto il cuore e i più poveri. Giovanni entro in
seminario e divenne  prete per la
testimonianza di fede e di amore di sua mamma. La ricorda spesso nei suoi
scritti.

“D’inverno,
ricorda  Don Bosco, venivano  spesso a bussare alla nostra porta i
mendicanti. Nevicava e cercavano un pezzo di pane e un posto per dormire sul
fienile. Mia mamma Margherita  prima che
salissero dava loro  un piatto di brodo
caldo. Poi gli guardava i piedi. Il più delle volte erano ridotti male. Gli
zoccoli consumati lasciavano passare acqua e freddo.. Lei gli avvolgeva i piedi
in pezzi di panno per scaldarli”. Una testimonianza di carità evangelica.

Nel
1846 su invito di Don Bosco venne a Torino, e fu la sua madre affettuosa e
premurosa non solo di suo figlio ma anche come mamma di tanti ragazzi (anche
orfani) che erano stati raccolti e ospitati nella Casa Pinardi, nella zona di
Torino chiamata Valdocco. Vi rimarrà dieci anni fino alla morte avvenuta il 25
novembre 1856. Don Bosco nel dare il triste annuncio ai giovani disse: “Abbiamo
perduto la madre, ma ne sono certo che ella ci aiuterà dal Paradiso. Era una
santa”


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