I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Jane Austen

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Jane Austen

L’opinione di Don Chino
2017-08-30 16:18:40

Jane Austen nacque nel 1775 a Steventon, un villaggio dello Hampshire dove il padre era il pastore

Jane Austen nacque nel 1775 a
Steventon, un villaggio dello Hampshire dove il padre era il pastore della
chiesa, e morì nel 1817, all’età di 42 anni, dopo aver scritto sei romanzi,
iniziati intorno ai vent’anni ma pubblicati solo a partire dal 1811.

Questa breve vita fu spesa
interamente in Inghilterra: Austen non la lasciò mai, nemmeno per un viaggio
all’estero, ma ebbe l’opportunità di percorrere e di visitare il suo Paese con
una certa estensione, specialmente nell’area meridionale. Lo Hampshire, dove
nacque e morì, è una contea della costa meridionale inglese caratterizzata da
un entroterra collinoso che scende dolcemente fino al mare e favorita da un
clima piuttosto mite rispetto alle abitudini delle isole britanniche.
Jane Austen visse in questo
paesaggio quieto e dominato dai boschi e lo amò tantissimo, fino all’anno 1801,
quando il padre, George Austen, decise di trasferire la famiglia nella
bellissima città termale di Bath. Bath è un luogo fortemente simbolico per la
narrativa di Jane poiché ambienta parti dei suoi romanzi. Anche se la
scrittrice non vi si trovò molto a proprio agio, perché eccessivamente
rumorosa, caotica, e abitata da gente particolarmente frivola. Bath, infatti,
era all’epoca una località “alla moda”, che in molti frequentavano
semplicemente per ostentazione.
A seguito della morte del
capofamiglia, Jane con la madre 
Cassandra si trasferirono a Southampton, a casa del fratello Frank; nel
1809 decisero però di trasferirsi nel cottage di Chawton che l’altro fratello,
Edward, aveva messo loro a disposizione. Il cottage è un luogo importantissimo,
come vedremo, per la biografia e per l’opera dell’autrice.
Qui Jane spese gli ultimi anni della sua vita;
nel maggio del 1817 la madre Cassandra la accompagnò nella vicina Winchester per
farla visitare da un medico famoso; ma la sua malattia già avanzata. L’ipotesi
più accreditata che si sia trattato del morbo di Addison non  più curabile che la porterà alla morte.
Jane Austen è una delle autrici
inglesi più amate: ha scritto romanzi indimenticabili come “Orgoglio e
pregiudizio” e “Ragione e sentimento”, ma la sua vita è stata
segnata dalla solitudine e dalla povertà.
La schiera di grandi scrittori
che non hanno potuto godere in vita del successo meritato è folta e ricca di
grandi penne: Jane Austen è una di queste. Il successo per lei arriva, con
un’ironia tutta inglese, a un paio d’anni dalla sua morte, avvenuta il 18
luglio del 1817. Jane, infatti, non ha mai firmato le proprie opere, e sarà il
fratello Henry a dichiarare il nome dell’autrice al momento della pubblicazione
postuma, nel 1818.
Le trame dei romanzi di Jane
Austen, è risaputo, sono incentrate sulla questione matrimoniale. Presa ora
seriamente, ora con ironia dissacrante, la ricerca di un marito è la principale
fonte di preoccupazione delle eroine di Jane Austen e le storie si concludono
sempre con dei matrimoni felici. Per questo motivo la scrittrice è stata
tacciata spesso di antifemminismo, un giudizio scorretto e ingiusto, che non
tiene conto di alcuni tratti fondamentali dei suoi testi.
E mentre i suoi romanzi adornano
così tanti scaffali, di Jane, cosa ne è stato? Riposa nella Cattedrale di
Winchester: dopo tante dimore infelici, finalmente ne ha trovata una al suo
livello.
“Ma è comunque una vera fortuna avere qualcosa
ancora da desiderare. Se tutto fosse perfetto dovrei aspettarmi sicuramente
qualche delusione”. (Jane Austen)

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