I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Elsa Morante

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Elsa Morante

L’opinione di Don Chino
2016-11-30 09:45:46

Elsa Morante nata a Roma, 18 agosto 1912 è stata una scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice italiana,

Elsa Morante nata  a Roma, 18 agosto 1912  è stata una scrittrice,
saggista,
poetessa
e traduttrice
italiana,
considerata da alcuni critici una tra le più importanti autrici di romanzi
del secondo dopoguerra.

La formazione della scrittrice si
interrompe con il diploma liceale,
dato che la scarsità di mezzi economici le impedì la frequenza dell’Università,
dove si era iscritta a Lettere; la Morante collabora nel frattempo con riviste e quotidiani (quali il “Corriere dei Piccoli” e il
“Meridiano di Roma”) su cui compaiono le sue prime prove,
dove dimostra di possedere notevoli ed innate doti letterarie in brevi racconti, soprattutto per bambini.

Nel 1936 incontra Alberto Moravia, che diventerà suo marito nel 1941.
Nello stesso anno la scrittrice pubblica il suo primo libro, Il gioco segreto (una raccolta di racconti), e l’anno successivo Le
bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina
, una fiaba illustrata dalla mano della
stessa autrice.

Di questi anni, sono gli abbozzi
delle prime pagine di Menzogna e sortilegio, per ora ancora intitolato Vita
di mia nonna
. La coppia Moravia-Morante frequenta l’ambiente artistico romano,
trascorrendo la propria giornata insieme alle personalità di riferimento per la
produzione letteraria dell’epoca: da
Pasolini a Bassani, da Bertolucci a Saba.

La Morante
ha ormai acquisito la consapevolezza sempre più drammatica che la realtà tutta
sia dominata da un potere economico che distrugge ogni bellezza, da ingiustizia
e crudeltà che sembrano sopraffare gli stessi valori della vita. Sono idee che
ha già raccolto in vari saggi (riuniti nel volume postumo Pro e contro la
bomba atomica e altri scritti
, 1987), ma che trovano la loro vera
destinazione nel romanzo del 1974 La Storia.

Proprio in
questo libro racconta la Storia, decisa dai potenti, l’umilissima storia degli
indifesi e degli innocenti. Vittime esemplari delle guerre e di tutti i
soprusi, essi si presentano ai lettori con la loro mitezza sopraffatta
dall’orrore: si tratta di una povera madre, Ida, che cerca di salvare i suoi
figli, Nino e, soprattutto, il piccolo Giuseppe, vero centro ideale e artistico
del romanzo.  Il libro conquistò un
numero enorme di lettori mentre divise il mondo della cultura fra giudizi
entusiasti e negativi.

Nel 1962 si separa in modo
definitivo da
Moravia, ed entra in una fase di
depressione e difficoltà emotive, che non le impediscono di pubblicare, nel
1968, Il mondo salvato dai ragazzini, una originale raccolta di canzoni e poemi esplicitamente rivolta al pubblico adolescente che, negli anni della contestazione, è agli
occhi della scrittrice “l’unico pubblico che ormai sia forse capace di
ascoltare la parola dei poeti”.
 

Anche in questa fase depressiva la
Morante non abbandona l’impegno sociale e il lavoro su narrazioni di ampio
respiro.
L’ultimo
romanzo di Elsa Morante fu Aracoeli. Poco prima della fine della
stesura del romanzo, cadendo, si procurò una frattura al femore, che la
costrinse lungamente a letto. Dopo l’uscita del libro scoprì di essere
gravemente ammalata. Ricoverata in clinica, fu sottoposta a una complessa
operazione chirurgica, che però non le giovò molto. Morì nel 1985 a seguito di un
infarto.

“La peggiore violenza contro l’uomo è la degradazione dell’intelletto.” (Elsa Morante)

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