I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Angela Davis

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Angela Davis

L’opinione di Don Chino
2018-03-07 11:41:56

Angela Yvonne Davis è una figura fondamentale per il movimento femminista nero degli anni Settanta.

Angela Yvonne Davis è una figura fondamentale per il movimento femminista
nero degli anni Settanta. Nata il 26 gennaio 1944
Nata a
Birmingham, in Alabama.
Visse i drammi del razzismo. Abitava in una zona chiamata Dynamite Hill
perché spesso, lì, le case dei neri che vi si trasferivano venivano fatte
saltare con la dinamite; con la dinamite fu fatta saltare una chiesa dove
morirono tre sue amiche. Laureata con lode in letteratura francese, passò poi
agli studi di filosofia e visse a Parigi e Francoforte dove fu allieva di
Adorno, per ritornare poi negli Stati Uniti, dove fu allieva di Herbert
Marcuse. In California continuò la sua attività di lotta politica in difesa dei
neri. Dopo l’assassinio di Martin Luther King aderì al Partito Comunista.
Conseguita la laurea in filosofia, ottenne la cattedra all’Università di Los
Angeles, che le venne dapprima revocata in quanto comunista, ma la revoca fu
dichiarata incostituzionale e poté continuare ad insegnare perché allontanata
dalla Università per le sue idee politiche. Successivamente fu accusata di
cospirazione, rapimento e omicidio in relazione al fallito tentativo di un
gruppo di attivisti delle Black Panthers, di liberare il detenuto nero George
Jackson in un’aula di tribunale: la pistola utilizzata era intestata a suo
nome, e Jackson era il grande amore della sua vita (non risulta infatti che
Angela abbia avuto altri legami importanti e duraturi); fu quindi arrestata e
processata. L’appassionata difesa che condusse personalmente ed efficacemente
nel corso del processo, le consentì di diffondere le sue idee in tutto il
mondo, diventando così popolare da mobilitare a suo favore un gran numero di
persone che si riunirono in comitati e organizzazioni, non solo negli Stati
Uniti ma anche in molti altri paesi.. La Davis si rese conto di essere venuta
così a contatto con un complesso assai diffuso e radicato tra certi attivisti
neri che consideravano la mascolinità nera come qualcosa di separato dalla
femminilità nera, e l’impegno diretto delle donne una minaccia all’affermazione
della loro virilità. Questa mentalità affermatasi soprattutto con l’islamismo
di Louis Farrakhan, contribuì certamente a determinare l’uscita della Davis dal
Movimento stesso. Angela Davis ha dedicato la sua vita alla soluzione politica
dei problemi del razzismo e dei diritti civili, e le sue vicende personali e il
rilievo che ebbero in tutto il mondo la portarono ad essere, in quanto donna e
afroamericana, un simbolo sia del femminismo che dell’uguaglianza razziale. La
Davis aveva fatto capire alle donne che il lavoro fuori casa non solo
rappresentava un importante sostegno economico e motivo di indipendenza, ma
anche l’importanza di avere una vita all’esterno della famiglia, con
l’opportunità di svolgere un lavoro interessante e realizzare le proprie
aspirazioni. Attualmente la Davis insegna Storia della Coscienza all’Università
della California,  con quel senso critico
che l’ha portata a scagliarsi anche contro la degenerazione del movimento
afroamericano verso il fondamentalismo islamico, rappresentato da Nation of
Islam di Louis Farrakhan, movimento islamista e maschilista, che ha riempito il
vuoto lasciato dalla scomparsa delle laiche e progressiste Pantere Nere.

“Quando qualcuno mi chiede conto della violenza, lo trovo
semplicemente incredibile. Perché questo vuol dire che la persona che mi sta
facendo questa domanda non ha assolutamente idea di cosa il popolo nero abbia
passato, di quello che il popolo nero abbia sperimentato in questo paese dal
momento in cui il primo di loro è stato rapito dalle coste dell’Africa”.
(Angela Davis)

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