I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Amelia Earhart

I GRANDI MAESTRI DELL’UMANITA’ – Amelia Earhart

L’opinione di Don Chino
2017-03-24 07:42:12

Amelia Earhart nasce il 24 luglio 1897 ad Atchinson (Kansas)

Amelia Earhart nasce il
24 luglio 1897 ad Atchinson (Kansas) e passa alla storia per essere stata la
prima donna aviatrice  ad attraversare in
solitaria l’Oceano Atlantico nel 1932. Ricordata tutt’oggi come eroina
americana nonché come uno dei più capaci e celebrati aviatori del mondo, è un
esempio di coraggio e spirito d’avventura tutto al femminile.

All’età di soli 10 anni
e dopo una gita nei cieli di Los Angeles che Amelia Earhart incontra la
passione della sua vita: librarsi nelle limpide immensità delle volte celesti.
Imparerà a volare diversi anni dopo, prendendo l’aviazione come un hobby,
spesso accettando ogni tipo di lavoro per mantenersi alle costose lezioni. Nel
1922 infine compra il suo primo aeroplano con il sostegno economico della
sorella Muriel e della madre Amy Otis Earhart.

Nel 1928 a Boston
(Massachussets), Amelia viene scelta da George Palmer Putnam, suo futuro
marito, per essere il primo pilota donna a compiere il volo transoceanico.
Amelia Earhart, affiancata dal meccanico Lou Gordon e dal pilota Wilmer Stults,
riesce con successo e viene acclamata e onorata in tutto il mondo per la sua
impresa.

George, che Amelia
sposerà nel 1931. Il sodalizio tra moglie e marito è fruttifero negli affari,
poiché è George stesso che organizza i voli della moglie e addirittura le
apparizioni in pubblico: Amelia Earhart diviene una vera e propria star.

La donna ha modo di continuare
la sua carriera di aviatrice  sull’onda
del successo, viene addirittura creata una linea di bagagli per viaggi aerei e
una di abbigliamento sportivo. George pubblicherà alcuni scritti della moglie;
“The fun of it” e “Last flight”.

Il coraggio e l’audacia di Amelia Earhart, che si applicano ad attività che allora erano aperte
principalmente agli uomini, si coniugano mirabilmente con la grazia e il gusto
tipicamente femminili. La donna diviene infatti disegnatrice di moda studiando
un capo particolare d’abbigliamento: la mise di volo per le donne aviatrici.

Il suo sogno più grande
rimane però quello il giro del mondo in aeroplano. Inizia l’impresa, ma
raggiunti circa i due terzi del viaggio, oltre 22.000 miglia, Amelia scompare,
perdendosi misteriosamente insieme al copilota Frederick Noonan per mai più
tornare. E’ il 2 luglio del 1937.  Una
delle ipotesi formulate fu che la donna fosse una spia caduta in
quell’occasione prigioniera dai giapponesi.

Nel 2009 è stato
realizzato un film biografico sulla sua vita dal titolo “Amelia”, con Richard Gere e Hilary Swank nel ruolo dell’aviatrice.

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