Giovani tra ballo e sballo

Giovani tra ballo e sballo

Pensaci Su…
2016-05-25 08:25:46

Mi faccio spesso una domanda: “Come mai i ragazzi di oggi, di frequente, fanno uso di bevande super alcoliche e droghe?
Mi faccio spesso una domanda: “Come mai i
ragazzi di oggi, di frequente, fanno uso di bevande super alcoliche e droghe?

Dibattiti televisivi, talk show e anche semplici discorsi tra amici sono sempre
più incentrati su questo tema. Molti hanno cercato di rispondere a questo
facile interrogativo che non ha una risposta semplice o, almeno, plausibile in
grado di gettare le basi per risolvere anche in parte questo problema. Problema
o moda? Abitudine o pura curiosità di provare?
Il fenomeno “sballo – sballo”, indicato così dai giovani di oggi, si è diffuso,
negli ultimi venti anni si è esteso a macchia d’olio su tutto il nostro
territorio. Non più grandi metropoli popolate da adolescenti che, per vari
motivi, fanno uso di bevande superalcoliche e droghe, ma addirittura piccoli
centri provinciali, dove l’alcol e le droghe prendono il sopravvento proprio
sugli adolescenti che molto probabilmente non hanno stimoli, proposte per
crescere e stare bene con se stessi.
Sono in aumento e giovani e giovanissimi dipendenti da alcol, eroina e cocaina.
Ed è proprio nei piccoli centri, dove spesso domina la noia e i ragazzi non hanno
più sogni da inseguire, che il fenomeno ha assunto toni drammatici.  Se nella metropoli l’adolescente ricorre all’alcol
per sentirsi grande, nelle nostre province i ragazzi bevono quel cocktail in
più nel tentativo di sfuggire a un mondo che non hanno contribuito a costruire
ma solo, passivamente, ereditato e che vorrebbero diverso.
Certo si potrà obiettare che spesso queste analisi sono un alibi e che si cerca
in qualche modo di trovare una motivazione a un fenomeno che, in ogni caso, non
può avere giustificazione alcuna. E’ innegabile tuttavia che non sempre i
giovani sono capiti e aiutati. Anzi, nella maggior parte dei casi la comunità è
pronta a puntar loro l’indice accusatore senza cercare di scavare a fondo per
debellare la causa di queste devianze.
Non è tuttavia con le critiche che s’impediscono le morti ingiuste per droga,
alcol; non è  puntando il pollice verso
questi ragazzi che si fermano le stragi sulle strade del sabato sera.  Non
dimentichiamo invece che il fenomeno “sballo – sballo”, sta ad indicare il
vuoto interiore di queste nuove generazioni, il non senso che accentua la
rabbia e la noia.
Sono tanti, troppi, i giovani che, in questo loro tempo dedicato alla
“distrazione”, hanno perso la vita mentre la società, non curante, tace, continua
imperterrita per la sua strada, sempre con lo stesso stile: l’indifferenza. Di
sballi non se ne parla più, di morti per droga e alcol nemmeno. Ai due
tossicodipendenti che hanno ucciso poco tempo fa l’amico per provare l’emozione
di un omicidio, è stata riservata una fuggevole notizia nei media. Accidenti
come siamo caduti in basso!  
Allora cosa possiamo suggerire?  Bisogna
dare una mano a questi ragazzi, sempre più fragili, aiutandoli a crearsi una
loro precisa identità.  Quali sono le
strade giuste da intraprendere?  Forse è
arrivato il momento di prendere consapevolezza del fatto che ognuno di questi
ragazzi è unico e ha diritto a sperare e a godersi la propria gioventù senza
essere deviati dai “commercianti” del piacere.  Il piacere è venduto e gli acquirenti
preferiti sono i giovani. 
E’ giunto il momento di parlare loro di gioia, di felicità da conseguire e non
di solo piacere da consumare.

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